Degno di essere cantato da grandi poemi romani, come Orazio, il Falerno fin dall'antichità ha nobilitato la produzione vinicola di questa regione. Oggi sono stati soprattutto riscoperti e quindi valorizzati vitigni autoctoni. Di particolare interesse e apprezzamento, tra le denominazioni tipiche della Campania, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, il Solopaca, il Sannio e il Vesuvio.
Da una vigna in Caiazzo, nella zona "Le Òrtole" l'uva autoctona della provincia di caserta e amata dai borboni, il Pallagrello bianco fermenta in botte dopo una "maturazione spinta": ne deriva un vino completo che armonizza perfettamente un colore intenso, profumi complessi ed un gusto unico ed articolato.
Da uve provenienti dalla collina dei Camaldoli esibisce al naso sentori di fiori gialli con lievi sfumature di liquirizia e cannella. Gusto equilibrato e buona persistenza indicato con piatti di pesce e crostacei ma anche con formaggi freschi.
La terra e l’uomo… un incontro che ha segnato l’inizio della storia della Tenuta Maffini. La terra e il vino… espressione concreta di un progetto di vita. Il Cilento… la terra dove nasce questo meraviglioso vino.
La terra e l’uomo… un incontro che ha segnato l’inizio della storia della Tenuta Maffini. La terra e il vino… espressione concreta di un progetto di vita. Il Cilento… la terra dove nasce questo meraviglioso vino.
Il Fiano è un vitigno dalle origini antichissime che risalgono all’epoca romana, periodo nel quale tale vitigno era conosciuto come Vitis Apiana per la dolcezza dei suoi acini tanto graditi alle api.
Dopo il difficile periodo degli anni Sessanta, in cui si è rischiato di perdere l’antico patrimonio viticolo provinciale, la caparbia azione di Antonio Mastroberardino ha riportato il Fiano tra i vitigni più coltivati della provincia di Avellino, suscitando interesse per la coltivazione anche fuori regione.