Degno di essere cantato da grandi poemi romani, come Orazio, il Falerno fin dall'antichità ha nobilitato la produzione vinicola di questa regione. Oggi sono stati soprattutto riscoperti e quindi valorizzati vitigni autoctoni. Di particolare interesse e apprezzamento, tra le denominazioni tipiche della Campania, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, il Solopaca, il Sannio e il Vesuvio.
Vino dal nome prestigioso e dall’origine che si perde nella leggenda: Dio pianse nel ritrovare il LACRYMA CHRISTI DEL VESUVIO BIANCO DOC Vino dal nome prestigioso e dall’origine che si perde nella leggenda: Dio pianse nel ritrovare il golfo di Napoli, un lembo di cielo sottratto a Lucifero e, laddove le sue lacrime caddero, nacque la vite del Lacryma Christi. Considerata la natura straordinaria del territorio, ricchissimo di cenere frammista a lava e lapilli, tra cui a fatica si inerpica la vite, non è possibile ignorare tanta forza della natura nell’espressione di aromi e sapori.
Da una vigna in Caiazzo, nella zona "Le Òrtole" l'uva autoctona della provincia di caserta e amata dai borboni, il Pallagrello bianco fermenta in botte dopo una "maturazione spinta": ne deriva un vino completo che armonizza perfettamente un colore intenso, profumi complessi ed un gusto unico ed articolato.
Da uve provenienti dalla collina dei Camaldoli esibisce al naso sentori di fiori gialli con lievi sfumature di liquirizia e cannella. Gusto equilibrato e buona persistenza indicato con piatti di pesce e crostacei ma anche con formaggi freschi.