Ottenuta dalla distillazione della canna da zucchero, la Cachaça potrebbe essere considerata, a tutti gli effetti, un rum, con un’unica differenza sostanziale che la separa da quest’ultimo: la totale assenza di zucchero.
infatti, viene completamente centrifugato via dalla melassa in fase di lavorazione, facendone un distillato troppo secco e ruvido da gustare liscio ma semplicemente perfetto per essere miscelato con frutta e agrumi nella creazione di famosissimi ed inimitabili cocktails come le Batidas e la Caipirinha. La Cachaça 51, incolore e cristallina, denota delicati aromi floreali, fruttati e speziati, con vaghi rimandi alle note di tè.
La cachaça è un’acquavite, comune in Brasile, ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero.
Nella preparazione della cachaça si utilizza solamente il succo della canna allo stato grezzo (mentre la maggior parte dei rum si ottiene dal distillato di melassa fermentata), che poi, opportunamente bollito, fermentato e distillato produce così l’acquavite finale. Può essere bevuta pura o usata come base per cocktail a base di frutta tropicale.
Sagatiba è lasciata invecchiare per due anni in botti di legno tropicale per raggiungere morbidezza squisita, aromi di frutta esotica e sapore ineguagliabile.
Distillato simbolo del Brasile, il più consumato in loco e non, la cachaça è ottenuta dalla distillazione del puro succo della canna da zucchero, senza aggiunta di melassa fermentata, da qui la differenza sostanziale con il Rum, sebbene provengano dalla stessa materia prima.
Alla vista si presenta incolore, al naso presenta aromi intensi di frutta tropicale che ritroviamo anche in bocca, dove esplode decisa ma allo stesso tempo avvolgente e dolce. La nota alcolica ben si amalgama e regala un finale molto persistente con ricordi di caramello e zucchero filato.
Gli appassionati non si tireranno indietro e la consumeranno liscia, ma è perfetta miscelata soprattutto nella preparazione della caipirinha.