Il Caprettone possiede elementi genetici in comune con il Coda
di Volpe tanto che per anni c’è stata confusione tra i vitigni,
anche se, per il primo la foglia più grande, il grappolo più
spargolo e l’assenza della tipica “virgola finale” non dovrebbero
lasciare dubbi. Vinificarlo in purezza ha significato per Cantine
Olivella un’ulteriore sfida in nome della valorizzazione del
territorio. Il nome, oltre che un doveroso omaggio ad uno degli
artisti locali contemporanei più rappresentativi, indica proprio la
volontà di creare un bicchiere di riferimento per questo vitigno,
che possa divenirne un simbolo.