Il Gragnano della Penisola Sorrentina doc è per antonomasia il vino rosso della città di Napoli ed è considerato il miglior abbinamento con la verace pizza napoletana.Citato in racconti, poesie e commedie di cui la più famosa è senz’altro ‘Miseria e Nobiltà’ di Eduardo Scarpetta nella quale Totò – in veste di moderno sommellier – ne decanta le caratteristiche e termina con la celebre frase ‘se non è Gragnano, desisti’. Va servito freddo e che per tradizione veniva bevuto dopo San Martino, quando ogni mosto diventa vino. Il nome OTTOUVE è un omaggio ai molteplici vitigni autoctoni che storicamente concorrevano ed in parte ancora concorrono alla produzione del Gragnano: il piedirosso, l’aglianico, lo sciascinoso, la suppezza, la castagnara, l’olivella, la sauca, la surbegna.
Deriva da sole uve del vitigno Aglianico. Già noto in epoca romana come "Vitis Hellenica", coltivato al centro della zona alto collinare classica di Contrada Iampenna nella vigna Cinque Querce, in Agro di Montemarano(AV). Rese per ettaro molto contenute e un'attenta e severa selezione dell uve, consentono di produrre questo vino rosso rubino carico con riflessi violacei, maturato almeno trenta mesi tra botti e bottiglia.
Prodotto dal vitigno Aglianico. Già noto in epoca romana come "Vitis Hellenica", coltivato al centro della zona alto collinare classica di Contrada Iampenna nella vigna Cinque Querce, in Agro di Montemarano(AV). Rese per ettaro molto contenute e un'attenta e severa selezione dell uve, consentono di produrre questo vino rosso rubino carico con riflessi granata, maturato per oltre 54 mesi tra botti e bottiglia.