La Toscana si identifica ormai, a regione, con grandi e prestigiosi vini. Brunello di Montalcino, Bolgheri Sassicaia, Riserve del Chianti Classico- insieme ad alcune selezioni straordinarie a base di Sangiovese o di Cabernet Sauvignon, i cosidetti Supertuscans- rappresentano un'èlite di qualità mondiale. Sempre più noto anche il Morellino di Scansano.
Il "Guidalberto" nasce dalla volontà di Nicolò Incisa della Rocchetta, figlio di Mario, di cimentarsi anche con il merlot. Nonostante infatti la spina dorsale del Toscana IGT "Guidalberto" 2014 del Tenuta San Guido, nato nel 2000, rimanga il cabernet sauvignon, quello non utilizzato nel Sassicaia, il merlot dona una certa morbidezza ed un frutto di grande avvolgenza, offrendo così al consumatore un prodotto in grado di essere consumato anche in gioventù.
Il Sassicaia è il vino italiano più noto al mondo, la quintessenza dell'equilibrio in termini di corpo e complessità. Si tratta di un rosso che rappresenta allo stesso tempo il fiore all'occhiello dell'enologia italiana, la pietra miliare per le eccellenze affermatisi in seguito e la chiave di volta della rinascita enologica della zona. Nasce dall'ingegno di Mario Incisa della Rocchetta che, già negli anni Venti, sognava di creare un vino di razza, purosangue come i cavalli che possedeva allora nella scuderia di proprietà. Decise così di piantare uve Cabernet Sauvignon e Franc nella Tenuta San Guido, per la somiglianza che aveva notato tra questi terreni e la zona di Bordeaux: terreni pietrosi e sassosi, proprio come una "Sassicaia".
Tignanello è uno dei vini più innovativi e sperimentali, divenuto simbolo e portavoce della qualità del vino italiano nel mondo. Nasce solo nelle migliori annate, da una scrupolosa selezione di uve Sangiovese, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, cresciute nella tenuta omonima nel cuore del Chianti Classico, e rappresenta in pieno la filosofia della famiglia Antinori: conciliare trazione e modernità, dando vita a vini legati autenticamente alla terra di origine. Innovativo per essere stato il primo Sangiovese affinato in barrique, il primo rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, quali il Cabernet, e tra i primi vini rossi nel Chianti a non utilizzare uve bianche; ha colore rubino con riflessi violacei, un complesso bouquet di frutti di bosco, con note di vaniglia cacao e cuoio, donate dal legno. Al palato è avvolgente con morbidi tannini, minerale, equilibrato e lungamente persistente.
Vinificazione:
La fermantazione malolattica avviene in barrique, per esaltare finezza ed aromi. I vari vini maturano separatamente per 12-14 mesi in fusti di rovere francese e ungherese, nuovi e di secondo passaggio. Seguono l’assemblaggio e, dopo pochi mesi, l’imbottigliamento.
Tignanello accompagna in felici e speciali occasioni i piatti della tradizione italiana, come pasta al ragù, grigliata di carne, umidi e stracotti, cacciagione, formaggi stagionati.